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Edimar. La sua vita è un’opera…
....perchè la prima opera di un uomo cambiato é la sua umanità cambiata.
L’esempio più bello, che ho conosciuto attraverso Tracce, è quello di Edimar (1).
Conosce un’insegnante e riconosce con semplicità che è vero ciò che l’insegnante gli dice, perciò fa: «Io non ucciderò più». Il capo gli dice: «Uccidi quella persona». Edimar è sicuro che se dice di no, viene ammazzato lui. E gli dice di no. Ma senza fanfare, senza bandiere al vento. Che è quel che Gesù diceva ai farisei: «Quando digiunate, non mettete i vestiti più belli, non andate per le piazze facendo battere il tam tam: “Sto digiunando”, “Sto digiunando”, “Sto digiunando” – perché facevan così! – “Sto digiunando”»…(2).
L’atteggiamento di Edimar chiunque di noi può ripeterlo, chiunque! Una di voi che abbia fatto i capricci fino ad adesso, tutta la vita, ed è colpita dalla verità di certe parole che sente dire, e si sentisse interpellata da un amico che le dica: «Se credi a queste cose, ti ammazzo», «Ma, ci credo» dice, e l’ammazza. Ci vuol poco, si fa in fretta, dura qualche minuto… Quando ci risvegliamo al mattino, siamo chiamati alla santità.
E’ una cosa terribile pensare che razza di obiezioni mentali, che lontananza immaginativa desti una simile frase, che anaffettività proviamo per un simile ideale
Ti alzi al mattino e il tuo scopo, lo scopo per cui ti è dato quel mattino, è quello di essere uomo, di diventare uomo, cioè diventare te stesso, te stesso vero.
E’ che senza guardare Cristo, senza guardare un altro e seguire un altro, non si riesce: Per questo Gesù è l’avvenimento che è lì vicino alle coltri del tuo letto da cui stintamente cerchio di sgusciare, ed è lì presente al primo sfreddamento che provi, che ti fa rabbrividire quando esci di casa.
Luigi Giussani, Una presenza che cambia; Rizzoli, Milano
(1) Cfr. D. Rondoni, Edimar, occhi e sangue, in Litterae Communionis-Tracce, n.8, settembre 1994, pp. 28-30
2) Cfr. Mt 6, 16
In occasione del Decennale di Ca’ Edimar, l’Associazione Edimar, con finanziamento del Centro Servizi Volontariato di Padova, ha curato la pubblicazione della vita di Edimar, con un testo concordato con gli amici del Brasile, con nuove foto e arricchita della documentazione di opere presenti nel mondo e dedicate alla vita straordinaria di questo ”menino de rua”.
Pubblichiamo la Nota Finale al libretto
Quando all’inizio della nostra storia nacque l’Associazione fu quasi scontato darle il nome Edimar, ma in molti mi chiedono ancora oggi cosa voglia dire o se è un acronimo.
Invece è semplicemente il nome di un ragazzino la cui storia raccontatami dalla sua insegnante mi commosse fino alle lacrime.
Per questo proposi a Riccardo, all’amico Cremonese e ad altri con cui cominciammo, di chiamare così la nuova Associazione, come fosse un augurio a tutti i ragazzi in difficoltà che accogliamo ormai da quasi quindici anni.
In occasione del decennale di Ca’ Edimar abbiamo deciso di raccontare a tutti la sua storia, per poter dare a tutti questo messaggio di speranza: la liberazione e il cambiamento arrivano attraverso la comunione, quel fatto per cui puoi dire ad un ragazzino “In questo momento sei tutto
per me”.
Questo è da sempre il messaggio di Edimar.
Mario Dupuis