APERTI ALL’AVVENTURA DEL 2017, GRATI PER IL 2016

L’anno 2016 è stato un anno tutto particolare per l’Opera Edimar. Innanzitutto la gratitudine a Dio e agli amici per i vent’anni di vita dell’Associazione Edimar…

Innanzitutto la gratitudine a Dio e agli amici per i vent’anni di vita dell’Associazione Edimar, costituita il 14 marzo 1996, primo Ente da cui è nata tutta l’Opera Edimar che si è poi sviluppata nel 2001 con la costituzione della Fondazione Opera Edimar, Ente gestore di Ca’ Edimar e del Centro per le difficoltà di apprendimento. 

Nell’anno 2016 si sono conclusi i lavori di ristrutturazione di Ca’ Edimar, dopo la chiusura nel giugno 2014 della Scuola di cucina e di panificazione gestite dalla Cooperativa La Dimora.

Ora Ca’ Edimar è interamente un villaggio di accoglienza (vedi foto) in cui vive un “piccolo popolo” che vuole testimoniare con semplicità, ognuno secondo le caratteristiche della propria storia umana e il cammino di conoscenza che gli è stato possibile fare, che Dio non solo è visibile ma è anche credibile.

Vengono in mente le parole del Card. Angelo Scola pronunciate nell’omelia della Santa Messa a Ca’ Edimar per i 10 anni di Ca’ Edimar (giugno 2011): “Ca’ Edimar prima di essere un’opera è innanzitutto un luogo di rapporti umani autentici”.

“Autentici” significa per noi senza paura e senza censure della propria e altrui umanità, senza doversi difendere dalla diversità dell’altro che genera attrattive e delusioni…. così che uno possa scoprire, dentro il proprio vissuto spesso pieno di drammi e privazioni, quanto diceva don Giussani:  “L’estremo lembo dell’audacia è amare umilmente se stessi”.

A proposito di accoglienza della diversità, il 2016 è stato l’anno in cui Ca’ Edimar ha aperto le proprie porte ad una famiglia di profughi nigeriani, la cui seconda figlia è nata a Ca’ Edimar dopo qualche mese dal loro ingresso.

Nel 2016 sono incrementati i sostenitori dell’Opera, attraverso l’iniziativa “Le sentinelle della solidarietà” con la quale una persona si impegna per una o più quote di 10 € al mese per sostenere le persone accolte che non hanno contributi pubblici (o non li hanno a sufficienza) per coprire le spese che l’Opera deve sostenere per loro.

Ci auguriamo che il 2017 porti ad aumentare il numero delle sentinelle (dalle 10 persone iniziali ora sono una trentina di quote di 10 € al mese) in modo che l’Opera sia sempre più libera di accogliere persone che non sono nelle condizioni di coprire le spese della loro permanenza a Ca’ Edimar. 

Il 2016 è stato l’anno in cui l’amico Angelo Ferro, iniziatore del gruppo di imprenditori raggruppato nell’associazione “Amici di New Labor” , è tornato alla Casa del Padre. In sua memoria l’Associazione, che ogni anno permette all’Opera Edimar di sostenere giovani in difficoltà per favorire il loro ingresso positivo nella vita attiva, ha istituito l’assegno  Angelo Ferro “Tifo per il tuo futuro” per aiutare uno o più giovani capaci e meritevoli e senza nucleo familiare di appoggio al loro cammino verso l’autonomia. 

Con questa gratitudine nel cuore, iniziamo il 2017 e auguriamo a tutti gli amici e sostenitori dell’Opera Edimar un caloroso e affettuoso BUON ANNO!!

1996-2016: VENT’ANNI DI CONDIVISIONE

Nel fare questa Associazione ci muove la coscienza che Dio, Colui che ci ha dato l’Essere, ha sempre amato l’uomo e ama noi ora di un amore gratuito.

Il 19 dicembre invitiamo soci fondatori, soci volontari, sostenitori, amici e chiunque ha a cuore che rimangono vive opere di carità a unirsi a noi per un gesto di memoria e per un gesto di memoria e per un rinnovato impegno.

Amici di New Labor: il progetto continua

Martedì 7 luglio 2016 si è riunita a Ca’ Edimar l’Assemblea dei soci dell’Associazione “Amici di New Labor“, composta da un gruppo di imprenditori che da anni sostiene Ca’ Edimar nel progetto “Tifo per il tuo futuro“.

Il progetto è mirato a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e il conseguente avvio all’autonomia di giovani senza nucleo parentale di sostegno.
Per la prima volta l’Assemblea si è riunita senza Angelo Ferro, ideatore e fondatore dell’Associazione.
Il presidente Carlo Sabattini ha ricordato la figura di Angelo Ferro e la sua dedizione appassionata e competente a tante opere sociali – in primis l’Opera Immacolata Concezione – tra cui anche New Labor di cui è stato presidente fino al 2010 e alla quale non ha mai voluto far mancare il suo contributo e la sua presenza autorevole alle riunioni.
In sua memoria l’Associazione ha promosso una sottoscrizione speciale per attivare un assegno annuale “Tifo per il tuo futuro” di 2.000 € che sarà devoluto, come prestito d’onore, ad un giovane di Ca’ Edimar senza nucleo parentale di sostegno, che deve concludere gli studi o che sta iniziando a lavorare, con lo scopo di rispondere alle prime necessità (vitto e alloggio).
Alla fine è stata celebrata la Messa di suffragio nella Cappella di Ca’ Edimar.
Nelle foto: momenti dell’Assemblea e della celebrazione della Santa Messa.

Servizi alle scuole: I belong here

Con il nuovo anno scolastico, il Centro di ricerca e di servizi educativi per le difficoltà di apprendimento presenta le sue proposte per le scuole: i percorsi di metodo di studio e i progetti mirati “I belong here“.

“I Belong Here” è un progetto mirato con percorsi personalizzati!

Obiettivi

• Realizzare interventi individualizzati per rinforzare le competenze disciplinari di base e favorire il successo formativo.
• Realizzare moduli ad hoc per il potenziamento delle abilità sociali e la didattica orientativa
• Realizzare percorsi mirati per gli allievi orientati ad uscire dal sistema scolastico

In relazione alle attitudini e capacità di ciascun minore e dei suoi fabbisogni sociali, i Consigli di Classe della scuola frequentata, in collaborazione con gli operatori dell’Associazione Edimar, optano per la progettualità che maggiormente risponde ai bisogni degli allievi per i quali si é deciso l’inserimento nel progetto.

Qualora il Consiglio di classe preveda interventi che comportino la realizzazione di progetti mirati si impegnerà a predisporre con gli operatori dell’Edimar un piano di lavoro che può prevedere:

a) interventi integrativi per sostenere percorsi curricolari personalizzati, per facilitare il mantenimento dentro l’ambiente scolastico e per poter raggiungere, nelle varie discipline, gli obiettivi ritenuti indispensabili per il proseguimento degli studi;

b) percorsi pomeridiani di sostegno allo studio;

c) partecipazione a moduli ad hoc per il potenziamento delle abilità socio-relazionali e per le attività di orientamento (da realizzarsi per piccoli gruppi sia in orario curricolare che in orario extrascolastico);

Per richieste di intervento
Telefono: 049 8719588
E-mail: apprendimento@operaedimar.org

Dona il tuo 5×1000 all’Opera Edimar!

C’è un modo semplice di aiutarci e che non costa niente: devolvendo all’Opera Edimar il 5xmille allegato alla denuncia dei redditi.

In un momento difficile per tutti e anche per la nostra Opera ogni 5xmille è una goccia utile.

LA CARITA’ E’ SEMPRE NECESSARIA!

Alcuni casi di malsolidarietà…
Ma intanto all’ingiustizia dei servizi pubblici rispondiamo con la carità del popolo
.
Nella comunità familiare di Ca’ Edimar su 9 ragazzi ospitati ben 2 non riescono a frequentare regolarmente i corsi di formazione professionale.

A meno che tutti i casi difficili non siano concentrati da noi, significa che continua ad esserci una richiesta di personalizzazione dei percorsi per alcune situazioni particolari di fronte a cui i Centri di Formazione Professionale, con le risorse normali che hanno, sono impotenti.

Marco” (nome fittizio) é un ragazzo di 17 anni, frequenta (o meglio frequenterebbe) il terzo anno di un CFP molto serio e che stimo molto. 
L’anno scorso, su segnalazione dei servizi sociali di Padova, é venuto qualche pomeriggio a Ca’ Edimar per studiare. A settembre si presenta ai Servizi dicendo Fatemi andare a vivere a Ca’ Edimar perché a casa con la nonna non ne posso più”E cosi accadde. Veniamo a conoscenza di una situazione familiare fragilissima che non sto qui a descrivere. Il primo giorno di scuola ci chiamano: “Marco” non vuole entrare in classe. Le provano tutte, con pazienza, ma niente da fare. E così il Centro ci dice che anche l’anno scorso, in maniera meno accentuata, questo problema c’era, ma avevano potuto attivare un progetto personalizzato perché avevano una tirocinante, ma quest’anno non c’è nessuno che possa fare la stessa attività. Per il rapporto molto positivo che ha con me, ho provato io stesso facendomi invitare nella sua classe a parlare sul tema “I giovani davanti alla sfida del lavoro” (ben accettato dalla scuola dal momento che conoscono i miei trascorsi su queste tematiche) a vedere se entra con me. Pareva di sì ma al momento di entrare un blocco. Anche a Edimar se arriva un gruppo di ragazzi in visita alla struttura lui si rifugia in casa. Capiamo tutti che non sono capricci e che il problema non si risolve con una seduta psichiatrica.

Da allora “Marco” non frequenta più la scuola e l’unica cosa che è riuscito a fare il CFP è offrirgli un tirocinio in una biblioteca fino al 15 giugno per il quale comunque tutta l’assistenza e il tutoraggio è a carico nostro. “Marco” non riesce ancora ad andare da solo in autobus per cui ogni giorno deve essere portato e poi ripreso.
Costo di tutto questo (tutor che almeno per una settimana stia con lui allo stage finchè si adatta, lavoro pomeridiano di potenziamento)? Ovviamente a carico nostro.

Jonatan” (secondo nome fittizio) iscritto a settembre al 1^ anno di un CFP dopo una settimana è stato costretto ad abbandonare la scuola perché con gli altri fratelli ha dovuto entrare in un regime di protezione durato circa 5 mesi.
Un mese fa, accolto in Ca’ Edimar, abbiamo provato a reinserirlo a scuola ma era ovvio che non avrebbe potuto ritornare d’improvviso in una normalità, per cui il CFP ci ha proposto che vada a scuola solo 3 giorni quando c’è il Laboratorio e per il resto facciamo a casa una formazione personalizzata di recupero in vista del prossimo anno (con la reiscrizione al 1^ anno).
Di fatto su 29 ore settimanali del corso ne può frequentare 13. Per il resto il CFP non ha risorse per poterlo aiutare.
Dietro le pieghe dei grandi numeri di ragazzi che frequentano i CFP chissà quanti Marco e Jonathan ci sono e il CFP non è in grado di intervenire più di tanto perciò non può che fare come nelle altre scuole: sospendere, chiamare i genitori….tutte liturgie che conosciamo bene.

Questi “Marco e Jonathan” sono le nostre spine nel fianco, i fatti che ci devono lasciare inquieti e non rifugiarci dietro i numeri e le percentuali, perché la scuola non è come una fabbrica di biscotti che va bene anche se mette in preventivo che una parte di biscotti si rompe e non va inserita nelle confezioni da vendere.
E il sistema formativo sarà ingiusto finchè non prevede un percorso ad hoc, fosse solo per un ragazzo che ne avesse bisogno – che vale tutto l’infinito perché è un istante unico e irrepetibile della gratuità di Dio come ognuno di noi. Mi viene sempre in mente il Luciano della scuola di Barbiana, un ragazzino di 11 anni che doveva attraversare il bosco per recarsi a scuola e doveva passare un ruscello bagnandosi ogni volta scarpe e calzoni; e Don Milani lottò con il Comune perché costruissero un ponticello che il Comune non voleva fare perché sarebbe servito solo per quel ragazzino. Finché la spuntò. Allora Luciano tutto contento se lo dedicò, scrivendo con il dito sul cemento fresco «a me». Il ponte è stato recuperato nell’agosto 2007 con un campo di lavoro e studio di due gruppi scout di Arezzo e Salsomaggiore.
Hanno lavorato tre giorni per liberarlo dai rovi e dalla boscaglia che lo avevano seppellito durante gli anni. Ora è tornato a parlare e raccontare del pastorello che tutti i giorni lo attraversava per andare a scuola.
L’ultima sera, gli scout lo vollero vegliare: accesero le lanterne e con i canti ruppero il silenzio che da anni dominava quel fosso isolato e buio. Il gruppo scout di Salsomaggiore quella sera decise di cambiare nome: si chiamerà clan «Il Ponte di Luciano».

Ecco, la Regione dovrebbe darci i mattoni per costruire anche noi il ponte verso una positività per “Marco e Jonathan” che finora hanno conosciuto molta negatività, e non per colpa loro.

Mario Dupuis

In più di 120 alla festa a Ca’ Edimar “Benvenuta estate”

Domenica 19 Ca’ Edimar si é popolata per la tradizionale festa “Benvenuta estate”, anche se il tempo inclemente faceva più pensare ad una festa di autunno….ma è stata sempre festa. Gli ospiti delle case “mescolati” con gli amici…ognuno si è reso utile, soprattutto perché non potendo organizzare le tavolate all’aperto si è dovuto stare più stretti negli spazi al coperto.

Affollatissimi i momenti di presentazione della mostra di Roberto Filippetti “I colori della misericordia”. Poi la Messa finale. “Egli è qui, come il primo giorno” (Péguy)

Vi aspettiamo numerosi il 19 giugno!!

La tradizionale festa “Benvenuta estate” che ogni anno in questo periodo si svolge a Ca’ Edimar accade in un momento in cui Ca’ Edimar si sta aprendo all’accoglienza e all’ospitalità di varie fasce di persone, non solo i minori da cui è partita la storia di questo luogo. Oggi a Ca’ Edimar vivono anche adulti, madri con figli, giovani e una famiglia di profughi.

La giornata di Domenica 19 GIUGNO è proposta ad amici, volontari, sostenitori e persone che vogliono conoscere quest’opera di carità.

Programma

ore 11/12: aperitivo di benvenuto
ore 12: 1^ turno per presentazione mostra “I colori della misericordia” a cura di Roberto Filippetti
ore 13: grigliatona
canti e giochi
ore 15: 2^ turno per presentazione mostra “I colori della misericordia” a cura di Roberto Filippetti
ore 17: Santa Messa

La quota di partecipazione alla giornata comprensiva di accesso alla mostra e pranzo è libera ed è destinata a sostenere Ca’ Edimar, in particolare le persone accolte che non hanno contributi pubblici per il loro sostegno.

Iscrizioni tramite sms al 347 0291336 oppure via mail a eventi@operaedimar.org

Sono un bambino non sono una diagnosi: il progetto continua con un nuovo bando per 4 borse di ricerca!

Centro Difficoltà di Apprendimento: la Fondazione CARIPARO rinnova il finanziamento per 4 borse di ricerca.


Aperto il Bando per l’assegnazione di 4 borse di studio per attività di ricerca nel progetto: “L’APPRENDIMENTO DIFFICILE: UN PROGETTO DELL’EFFICACIA DEL POTENZIAMENTO DELLO SVILUPPO PROSSIMALE NELLE LEARNING DISABILITIES” in collaborazione con l’Università di Padova.

Per partecipare al bando inviare la domanda all’indirizzo:
Via due Palazzi, 43 35136 Padova.
Anche via e-mail all’indirizzo della posta certificata: fondazione_edimar@legalmail.it 
La domanda dovrà pervenire entro il 11-04-2016!